Nessun Dorma

Lasciatisi alle spalle Ghettosburg e la valle dove sorgeva il fortino Koldson, gli Eroi di Altesia riescono a scappare dalle armate di Hirilith attraversando la montagna e raggiungono Arken, dalla quale ripartono per una nuova missione: liberare la Somma Ghyas, ex Somma Sacerdotessa Solenne di Albreen, che in sogno aveva raggiunto i fedeli di Numea chiedendo aiuto e offrendo in cambio un supporto nella battaglia contro Hirilith e Taasar.  

Saltando da un portale all'altro gli Eroi arrivano al confine tra i territori di Icoria e quelli della Città Sacra di Daos. Qui svetta la Torre Icoriana ove la Somma Ghyas, grazie ad un particolare congegno che la tiene prigioniera in un sogno, è tenuta intrappolata.

Gli Eroi sono pronti a cingere d'assedio la Torre ma Ghyas riesce, usando il poco potere che le rimane, a trascinare fisicamente gli Eroi - e non solo - nella sua prigione onirica.

Man mano che si addormentano, tutti coloro che sono nelle vicinanze della Torre sognano di attraversare un portale simile a quello di Malverna. Nella realtà svaniscono nel nulla, nel sogno si ridestano in un bel bosco assolato.

Qui Ghyas, tramite una propria "proiezione", spiega agli Eroi che l'unico modo per liberarla dal macchinario Icoriano che la sta tenendo prigioniera è risvegliarla dal sonno artificiale in cui è tenuta - o meglio, darle il tempo necessario per caricarsi dell'energia necessaria al risveglio.

I tentativi finora effettuati non hanno avuto esito positivo perché il macchinario - ogni volta che Ghyas ha tentato la fuga - è ogni volta riuscito a resettare e rafforzare rapidamente il sogno-prigione riportando in superficie e successivamente confondendo la consapevolezza e le memorie della Sacerdotessa.

Quello che serve è un diversivo, qualcosa che rallenti i processi del macchinario e gli impedisca quanto più possibile di pasticciare con i ricordi di Ghyas... e cosa c'è di meglio di quasi duecento scintille concentrate in un sol luogo ove prima ce n'era solo una?

Tra battaglie campali di esito dubbio e flashback sulla vita della Somma Ghyas, l'essere rinchiusi in questo mondo onirico finisce per fare effetto anche sugli Eroi - il sogno entra in risonanza con le loro Scintille, andando così a creare una sinergia con il loro subconscio e generando delle manifestazioni legate alle storie personali dei presenti.

Ora dopo ora le interferenze delle numerose Scintille rallentano sempre più il processo di reset e la coscienza di Ghyas si avvicina alla superficie.

Il secondo giorno i cinque comandanti militari delle fazioni raggiungono gli Eroi: bisogna portarsi avanti e decidere cosa fare d'ora in avanti per fronteggiare la minaccia di Hirilith e Taasar.

Le alternative non sono molte: o attaccare direttamente uno dei due Tiranni del Velo (quindi raggiungere Taasar passando da Liveris oppure Hirilith passando da Runia o Daos) oppure prendere tempo per decidere passando dalla Culla Elfica, passaggio diretto verso entrambi ma al tempo stesso luogo di origine di tutto e possibile fonte di informazioni utili.

Anche Taasar fa una rapida comparsa, Generali al seguito, per proporre un accordo ai Regni.

Siamo ormai a metà del secondo giorno quando Ghyas, raccolto sufficiente potere, finalmente si sveglia.

Come promesso, in cambio dell'aiuto ricevuto rimarrà in attesa di una conferma da parte dei Regni sul suo intervento contro le colonne di luce dei due rituali che Hirilith e Taasar stanno per completare.

Tutti i presenti vengono espulsi dal sogno, Ghyas inclusa, e quando gli Icoriani della Torre si rendono conto di cosa è successo, le armate sono ormai lontane.

La decisione è ormai presa, per affrontare Hirilith e Taasar servono maggiori informazioni... ed è alla ricerca di queste che gli Eroi si avviano, quindi, verso la Culla Elfica.